Aikido, quella roba col bastone?

Questa è la frase che spesso viene pronunciata quando nel discutere di arti marziali viene nominato l’Aikido.

Se dovessi definire l’Aikido, mi basterebbero poche frasi di facile comprensione; le regole dell’Aikido sono talmente presenti nei libri del genere che non ha senso, per quanto mi riguarda, ribadirle.
Chi è amante della storia e delle origini, non ha che da digitare su Google la parola Aikido per appagare il suo desiderio di sapere.
La pratica dell’Aikido prevede anche l’uso di armi di legno: il bastone Jo, il coltello Tanto e la spada Bokken da non confondere con lo Shinai, una sorta di spada composta da fasci di bamboo usata nell’arte marziale del Kendo.
Vorrei esprimere il mio modesto parere da praticante, da ormai quasi 23 anni, di questa meravigliosa Arte della Vita.
In tutti questi anni di pratica le mie opinioni e i miei pensieri in merito all’Aikido sono notevolmente cambiati.
Anche io all’inizio come molti probabilmente, mi sono avvicinato all’Aikido perché affascinato dai suoi movimenti eleganti ed efficaci.
La gente vede quello che conosce e agli inizi di un cammino di solito si conosce molto poco.
Libro Sergio Cavagliano

La passione per le Arti Marziali

Sono sempre stato appassionato di Arti Marziali fin da bambino e a circa 8 anni ho cominciato a praticare lo Judo.
A 21 anni quando ho iniziato con l’Aikido ho sentito subito che sarebbe stata una strada lunga, difficile ma incredibilmente affascinante; ho studiato tanto, praticavo anche 4-5 giorni alla settimana e magari ci scappava anche uno stage nel week-end quando potevo permettermelo.
Ho sempre pensato che l’Aikido fosse un condensato di tecniche efficacissime ed eleganti da imparare alla perfezione cercando di carpire anche i più piccoli segreti dai Maestri che seguivo.
Poi, dopo circa 6 anni, ho incontrato un altro Maestro che ha cominciato a stuzzicare la mia fame di sapere facendomi domande invece che darmi risposte……cavolo!
Lo ringrazierò sempre per questo. Ho cominciato a cambiare idea su come praticare l’Aikido, quello che io ritengo tale naturalmente.
Ecco che non ho più visto un insieme di tecniche da eseguire per ottenere la cintura nera, ma una filosofia di vita.
Un insieme di principi applicabili in ogni occasione e con chiunque.
Per me vale la pena perseguire tutto questo in una vita.

L’Aikido secondo me

L’Arte Marziale con la A maiuscola, dovrebbe essere questo: materia educativa del vivere e un metodo per sentirsi meglio con noi stessi e con il prossimo. L’Aikido esalta la vita, mi ha insegnato a non dare nulla per scontato, ad assaporare anche le cose più piccole, i gesti che a molte persone passano inosservati, a godere del consueto e a vivere il momento nella maniera più consapevole e completa possibile.

Mi ha insegnato il Rispetto, la Lealtà, l’Umiltà, la Pazienza, la Perseveranza, il Dolore, l’Armonia, a rispettare il Tempo ottimizzandolo, una migliore gestione degli Spazi e una maggiore attenzione alle Distanze. Ho imparato ad apprezzare l’Equilibrio continuando a cadere. 🙂 Ho scoperto che si ottengono molte più cose con le carezze che con i pugni, che un sorriso è capace di fermare una brutta intenzione e che il mio compagno di pratica non è ne migliore ne peggiore di me perché fa parte di me. Non devo sconfiggerlo ma integrarlo, l’ego è un nemico temibile.

Potrei andare avanti per ore a scrivere dell’Aikido ma non in questa sede, mi limiterò a concludere che definire l’Aikido un’Arte Marziale dell’Amonia e della Pace e ‘…bla bla bla…’, non solo è riduttivo, ma non definisce proprio nulla.

Uno dei tanti meravigliosi aspetti che la esaltano è proprio che non è definibile; è un contenitore incredibilmente ricco di sorprese, tante quante sono i desideri di chi la pratica, una continua scoperta di sé e del prossimo, attraverso infinite forme che fanno rinascere il bambino che è in ognuno di noi e che nel crescere si è sporcato con finzioni sociali, rigidi schemi e preconcetti costringendolo in prigioni senza sbarre.
L’Aikido è una strada spesso dura per riappropriarsi di una maggiore libertà di espressione della propria vita, tuttavia i risultati che si ottengono nel praticarlo ripagano di gran lunga la fatica nell’avvicinarsi ad esso.
Volete sapere cos’è l’Aikido? Provate a fare qualche lezione e troverete la vostra risposta; qualunque sarà il risultato, sarà quello giusto per voi.
Una volta mi hanno chiesto quanto ci voleva per avere la cintura nera: ho dato l’indirizzo del negozio dove la vendevano! 🙂
Invece per l’hakama che fa tanto colpo, beh… credo che con meno di 100 euro ve la potete cavare.
Buona pratica sana 🙏🏻

Leggi gli altri approfondimenti che trovi nella pagina Aikido.

 

2 Responses to Aikido, quella roba col bastone?

  1. E' vero.
    Io posso essere testimone di ciò che il Maestro riferisce.
    Ebbene, io abitavo proprio dinanzi a lui.
    E vi abitai a lungo.
    Le due case sono ancora lì. Ma noi no.
    Vi racconterò un nanetto.
    Un giorno, quando intorno alle nostre case scorrevano ancora fiumi cristallini ed i prati rilucevano di un verde primaverile, io, lui, ed altri giuovani ci dilettavamo al giuoco della palla.
    La palla l'aveva portata il Maestro.
    Era nuova, scintillante, appena comprata.
    Noi tutti ci accapigliavamo intorno alla sfera con giuovanile ardore.
    Io mi accapigliai con un pò troppo ardore, tant'è che la sfera, da me potentemente calciata, finì nel fiume e tosto s'allontanò, persa tra le anse del possente Arno.
    Ebbene : egli mi risparmiò.
    A dire il vero mi minacciò di raccontare l'evento ai suoi genitori al fine che i miei ripagassero la sfera con vil denaro, ma poi non lo fece.
    Un animo nobile sin dalla fanciullezza.

  2. Anonimo

    letto..e come al solito ho trovato interessante tutto quello che hai scritto,e con la mente sono ,sono tornato ai tempi in cui ci siamo conosciuti,o meglio io ho conosciuto te e l'aikido che tu insegni..un aikido che và oltre i semplici o complicatisimi movimenti, ricordo,benissimo la prima lezione ( a cui ho partecipato io ,tenutasi a cardano)rimasi come folgorato dall'eleganza dei movimenti ,ma non furono solo questi a farmi amare l'aikido furono le tue parole,le tue letture,fatte senza presunzione alcuna e soprattutto la tua semplicità .GRAZIE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *