Aikido e Salute: intervista al Maestro Sirio Fanchini

Premessa all’intervista

Dopo oltre 30 anni di pratica, ho deciso di integrare alcuni dei principi appresi dall’Aikido con le competenze professionali maturate con lo studio e l’esperienza. Grazie a quest’ultime ho potuto verificare che per praticare Aikido è auspicabile godere di buona salute e che una pratica che rispetta la fisiologia umana e le reali libertà o limiti di espressione attraverso il corpo, può contribuire al mantenimento del buono stato di salute.

Da queste considerazioni e dalla sperimentazione pratica, nasce il progetto che ho chiamato Pratica Aikido-Salute.

Lo scopo della Pratica Aikido-Salute è proprio insito nel suo nome, ovvero aiutare gli aikidoki a migliorare e a preservare la salute, per continuare a praticare Aikido e contemporaneamente e mantenere una migliore qualità di vita.

Per approfondire la mia ricerca, ho ritenuto che fosse importante conoscere l’opinione di coloro che vantano anni di esperienza nella pratica, per capire quali azioni sono state intraprese per salvaguardare la salute di tutti i praticanti.
Ho deciso di rivolgermi ai Maestri che dopo tanti anni di pratica ed esperienza sul tatami hanno un punto di vista privilegiato; l’ho fatto sottoponendogli una breve intervista che arriva diretta al cuore della questione.

Grazie per la disponibilità 🙏🏻

Maestro Sirio Fanchini – 6° Dan

Inizia a praticare Aikido nel 1975 sotto la guida del M° Guglielmo Masetti presso la palestra Nippon a Milano e continua ancora oggi a praticare e ad insegnare Aikido..
Nel corso degli anni si è avvicinato allo studio del Tai Chi e Qi Kung. Nel 1993 si laurea in Medicina Tradizionale Cinese (MTC) a Pechino e la ricerca prosegue nell’integrazione tra la dinamica energetica dei Meridiani dell’agopuntura e le tecniche dell’Aikido.
Ha partecipato a stage e seminari con maestri di livello internazionale, come il Maestro Nabuyoshi Tamura, il Maestro Motokage Kawamukai e il Maestro Stéphane Bénédetti.
Da diversi anni fa parte della commissione esaminatrice nazionale C.S.E.N. ASAI.


1) Quanti anni hai e da quanti anni pratichi Aikido? Qual è il grado che hai raggiunto?
Ho 67 anni e sono un 6° Dan che ho conseguito nel 2012, quindi pratico da ben 45 anni.

2) Come valuti il tuo stato di salute attuale? Pensi che l’Aikido abbia migliorato o peggiorato la tua condizione fisica?
Il mio stato di salute (al momento) è eccellente nonostante l’età.
C’è comunque da premettere che a parte i primi anni da guerriero, poi sotto la guida (secondo me illuminata) del M. Guglielmo Masetti che negli anni Ottanta e Novanta fu un precursore nel praticare l’Aikido con una particolare attenzione alla fisiologia umana, posso adesso dire che la pratica ha contribuito al mantenimento del mio stato di benessere.

3) In questi anni sei incorso in infortuni (distorsioni, fratture,…) causati dalla pratica dell’Aikido? Secondo te il problema è stato causato da imperizia e superficialità da parte tua e/o del compagno di pratica oppure da una scarsa o sbagliata preparazione fisica?
A proposito di infortuni, è capitato ma per inesperienza giovanile, poi fortunatamente non sono più incorso in problemi di questa natura.
Ricordo che quando ero un primo Kyu, negli ultimi cinque minuti di lezione mentre eseguivo l’ultima tecnica fui proiettato dal compagno di pratica, caddi battendo la spalla destra con conseguente sublussazione dell’articolazione acromion-claveare; credo fu colpa mia ma non ricordo con precisione.

4) Ritieni l’Aikido un’arte utile anche per preservare la salute e l’efficienza del corpo e di conseguenza, la qualità della vita?
E’ indubbio che una sana e attenta pratica, può solo giovare alla qualità della vita e della salute.
L’importante è praticare con chi ha consapevolezza di cosa sta facendo e magari partecipare a stage con Maestri preparati e che abbiano un po’ di conoscenza di anatomia e di fisiologia.

5) In qualità di Maestro, hai mai spiegato e trasmesso ai tuoi allievi il valore della salute nella pratica dell’Aikido?
Come esperto in Medicina Tradizionale Cinese, è dal lontano 1993 che ricerco l’integrazione dell’Aikido con le conoscenze e i principi della circolazione energetica dei Meridiani, in particolare mi concentro su tre meridiani: Vaso Concezione, Vaso Governatore e Vaso Cintura che sono abbastanza facili da comprendere e interpretare nelle tecniche, anche da coloro che non hanno conoscenze specifiche.

6) Che cosa potrebbe essere migliorato nella pratica dell’Aikido per preservare il più possibile, la salute dei suoi praticanti?
Secondo me Aikido non è meramente tecnica, ma molto di più, ha molta filosofia nel suo interno, se lo si sa guardare attentamente.
Secondo me per preservare e migliorare la salute dei praticanti, è necessario che gli insegnanti si interessassero, studiassero o si affidassero ad esperti nel settore sanitario e alla tradizione più vicina all’aspetto energetico, ovviamente senza esasperazioni, ma penso sia estremamente utile ampliare le competenze che siano complementari alle tecniche e ai temi più strettamente correlati all’Aikido.

Buona pratica sana 🙏🏻

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