Caso 1

Problema

S. è una donna di 43 anni che manifesta rigidità e dolore al polso destro, lato domininante, a seguito di un intervento chirurgico per sindorme del tunnel carpale. Il dolore non rimane confinato alla zona operata, ma si irradia a tutto l’arto superiore fino a coinvolgere la regione cervicale e scapolo-toracica omo laterale. Questa situazione oltre a creargi degli impedimenti funzionali, condiziona in maniera importante il lavoro e i gesti quotidiani.
Giunge in studio perché dopo l’intervento nessuno le ha indicato un percorso di rimessa in funzione del polso e del baccio.

Intervento

Dall’esame della cicatrice alla base del polso è evidente una notevole restrizione del tessuto cicatriziale con irrigidimento circostante che rende difficoltosa e dolorosa la mobilizzazione del polso. I dolori al resto dell’arto superiore sembrano una conseguenza di compensi messi in atto per tentare di svolgere le normali mansioni. Ho spiegato alla paziente che probabilmente i comuni effetti infiammatori post intervento, le hanno causato un irrigidimento dei tessuti con aderenze cicatriziali che hanno causato l’attuale condizione e che i suoi tentativi di gestirla, le hanno causato ulteriori disagi che lentamente si stavano propagando al resto del corpo.
Una volta chiarita la situazione, ho iniziato a lavorare la cicatrice con tecniche fasciali, cupping, fibrolisi e l’applicazione del kinesio taping. Ho mobilizzato tutti i distretti articolari a valle e a monte della cicatrice, così da ricordare al corpo quali fosse la condizione precedente all’intervento. Ho suggerito dei facili esercizi da fare in autonomia così da recuperare l’elasticità dei tessuti che risultavano irrigiditi.
Infine le ho spiegato che è importante mantenere la mano e tutto l’arto superiore in movimento, cercando di migliorare i movimenti fini senza accontentarsi dei risultati raggiunti, spesso solo sufficienti al fabbisogno quotidiano.

Risultato

Già dopo la seconda seduta la condizione è migliorata: il polso ha riacquistato maggiore mobilità, i tessuti sono risultati più elastici e i dolori, soprattutto quelli periferici derivati da compensi, quasi totalmente svaniti. Dopo circa 8 sedute, la paziente non ha più evidenziato dolorabilità all’arto superiore ne al tratto cervicale e al polso. La cicatrice si è integrata perfettamente nel tessuto fasciale tornando mobile e poco visibile. Le articolazioni del polso sono tornate alla loro corretta mobilità.
Il recupero è stato più che soddisfacente ma è mia abitudine congedere i pazienti con suggerimenti su come evitare, o quanto meno ridurre al minimo, i rischi di recidive o di altre problematiche emerse nel corso degli incontri.

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Lavoro come osteopata nel mio studio a Milano in zona Amendola Fiera a pochi passi dalla metropolitana Linea Rossa (fermata MM Amendola Fiera) e da CityLife.