Respirare fa parte di quei processi gestiti dal Sistema Nervoso Autonomo che non richiedono alcuno sforzo cosciente ne attenzione, se non in specifiche situazioni. Sono molte le persone che manifestano inconsapevolmente eccessiva tensione quando respirano e quando glielo faccio notare, gli si apre un mondo nuovo.
Quando siamo nati ed abbiamo cominciato ad usare i polmoni per respirare, è avvenuto tutto spontaneamente e senza alcun insegnamento.
L’aria che respiriamo è la benzina del nostro corpo: facciamo il pieno senza doverci pensare.
Per quale motivo, invece, tante persone manifestato tensioni quando respirano che si ripercuotono su tutto il sistema?
Le cause sono molteplici, sia a livello fisico-posturale che psicologico, fatto è che senza rendercene conto, modifichiamo una funzione fondamentale e naturale del nostro corpo. Con quali conseguenze? Ne cito solo alcune relative a processi puramente fisiologici: rigidità del collo e delle spalle, cefalea muscolo-tensive, problemi all’apparato gastroenterico, scarsa ossigenazione dei tessuti, cattiva circolazione con ristagno periferico, affaticamento cardiaco, fino ad arrivare in-extremis a situazioni ansiogene e attacchi di panico.
Come porre rimedio una volta che abbiamo acquisito questa consapevolezza? Ogni pratica può andare bene, a patto che si capiscano i motivi che ci hanno fatto allontanare da una condizione naturale, rendendo la respirazione faticosa e dispendiosa.
Non si tratta di imparare a respirare correttamente ma piuttosto di smettere di respirare male.
Possiamo cominciare a prendere coscienza di come stiamo respirando ma prima è necessario comprendere come dovremmo respirare.
La
respirazione naturale è una respirazione di pancia: il
muscolo diaframma (a forma di cupola a livello sottocostale) nella fase inspiratoria scende verso il basso permettendo l’espansione dei polmoni; in questa fase la parete addominale si rilassa, ecco perché si gonfia la pancia (e non perché arriva aria fino lì). Nella fase espiratoria tutto ritorna alla condizione di partenza e si ricomincia.
Questo meccanismo non causa eccessivo lavoro muscolare per la parte superiore del busto, in questo modo si evitano inutili tensioni al collo, alle spalle e alla regione dorsale. Inoltre il movimento del diaframma che crea questa specie di pompa, favorisce il massaggio ai visceri della cavità addominale, migliorando la peristalsi intestinale.
La maggiore ossigenazione dei polmoni e una minore fatica del cuore, garantiscono una adeguata quantità di ossigeno a tutto l’organismo.
Invece accade che la maggior parte delle persone è troppo tesa e respira male: queste due condizioni si autoalimentano creando un circolo vizioso dal quale si può uscire solo prendendone consapevolezza, apportando le giuste correzioni e ripristinando la corretta respirazione.
Comincia subito e fai una prova: hai le spalle alte in questo momento? Osservale e rilassale, magari con un bel respiro profondo.
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Lavoro come osteopata nel mio studio a Milano in zona Amendola Fiera a pochi passi dalla metropolitana Linea Rossa (fermata MM Amendola Fiera) e da CityLife.
Da qualche anno ho compreso l'importanza della respirazione. Però continuo a chiedermi come mai disimpariamo a respirare bene…