Tecnica o Arte?

Mi sono posto questa domanda tempo fa e per un po’ ho dovuto cercare una risposta.
Ora credo di averla trovata, vorrei condividerla con voi e magari confrontarmi con le vostre opinioni.
La nostra società, soprattutto in Occidente si è sempre più specializzata in ogni ambito arrivando a creare schemi tecnici, procedure standardizzate e protocolli rigidi, nei quali altrettanti tecnici si sono ritrovati inconsapevolmente ingabbiati.
In tutta questa standardizzazione, la cosa che mi ha colpito maggiormente sono state le procedure e gli accorgimenti tecnici nel delicato campo della salute.

Ormai è noto a tutti che la medicina segue dei protocolli di cura dai quali difficilmente, per non dire mai, si discosta, indipendentemente dalle reali necessità della persona che necessita di cure.
Dietro a tutto questo spesso c’è un discorso di responsabilità e di assicurazioni, il che indica che la salute delle persone e il buon senso del medico o terapista di turno sono state relegate in secondo piano. Senza polemizzare in questa generalizzazione in cui sicuramente non mancano casi che smentiscono quanto esposto, mi sono posto la stessa domanda per quanto riguarda gli ambiti e le discipline in cui esercito: Aikido, Difesa Personale, Shiatsu, Educazione Motoria, Recupero Funzionale, Massaggio.

Anche in ognuna di queste attività esistono protocolli, procedure e tecniche, alle quali anche io per un certo periodo mi sono attenuto.
Poi mi sono reso conto che se da un lato questi schemi sono utili, dall’altro sono una vera e propria prigione perché impediscono di vedere l’insieme delle cose, in cui spesso si nasconde la soluzione.
I singoli individui che hanno guardato dove non guardava la massa, hanno contribuito all’evoluzione dell’umanità.

Se qualcuno sceglie di restare nella comodità della sua prigione rinunciando a possibili miglioramenti, altri ci restano scontenti e frustrati perché pur vedendo oltre le sbarre soluzioni alternative non le possono/vogliono raggiungere; altri infine, provano ad uscire dagli schemi-prigioni di tanto in tanto, quando lo ritengono opportuno, un po’ come se fossero in libertà vigilata 😉
Personalmente mi sento di appartenere a quest’ultima categoria.

Il mondo è pieno di tecnici, ma sono gli artisti a restare nella memoria delle persone e ad arrivare dove nessun tecnico ha mai immaginato si potesse arrivare.

Non sempre gli artisti sono stati prima dei tecnici, per la maggior parte delle volte è vero il contrario.
Esistono delle doti naturali, un talento nascosto che rendono tale un artista, prima ancora della sua manifestazione.
La sua mente è diversa, meno schematica, più disponibile, aperta, desiderosa di sperimentare, curiosa nel trovare risposte a domande ancora non formulate. E tutto fa sì che un semplice gesto, che tecnicamente potrebbe essere ripetuto alla perfezione infinite volte, solo un gesto diventi un’opera d’arte.

Concludo con una frase che mi capita di dire alle persone con cui lavoro e che di tanto in tanto vivono una condizione di stress e di tensione: “è necessario che impari a non stressarti; ma qualora dovesse accadere hai due alternative: imparare le tecniche per scaricarti oppure imparate l’arte di non caricarti affatto”. 😉

Aspetto le vostre riflessioni, tecniche e artistiche 😉

Buona pratica sana 🙏🏻

Leggi gli altri approfondimenti che trovi nella pagina Aikido.

Libro Sergio Cavagliano

3 Responses to Tecnica o Arte?

  1. Anonimo

    Preferisco gli artisti ai tecnici, ma bisogna riconoscerli: con un solo gesto possono trasmetterti sensazioni e farti riflettere più che con tante parole, esempi e ripetizioni. Basta un solo gesto, ma fatto bene. Le diverse discipline insegnano e presuppongono la specializzazione, tuttavia è ancora più importante ed interessanate prendere consapevolezza delle proprie capacità, acquisire le tecniche per potersi rimettere in discussione continuamente, uscendo dalle proprie prigioni e schematizzazioni.
    Ivan
    P.S.
    Notevoli tutte le foto e le immagini che accompagnano ogni articolo del blog.

  2. La tecnica è un mezzo per sviluppare l'arte. Il più bravo genio senza la tecnica non andrà da nessuna parte e non potrà comunicare nulla al mondo. Ma la tecnica non deve diventare 'gabbia' altrimenti si rischia di perdere di vista la totalità del gesto.
    Bel blog!!! 🙂

  3. Anonimo

    Secondo me è arte, ma sotto si cela la tecnica. Solo un bravo artista riesce però a dare spontaneità ad un gesto tecnico, facendolo diventare arte. Se l'aikido e in generale tutte le arti marziali fossero solo un mero concentrato di gesti tecnici da eseguire in successione, tutti riuscirebbero a memorizzare in tempi più o meno lunghi tali gesti, ma solo un vero artista sa percepire quelle sottigliezze che trasformano il gesto tecnico in arte e secondo me, tu sei un vero artista (con una profonda conoscenza delle tecniche)!
    Valentina F.

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