Conosci un bravo Osteopata?
Ti è mai capitato di porre questa domanda ad un amic* quando hai avuto bisogno di trovare un osteopata nella tua città? Ma quali sono i criteri per valutare un bravo osteopata, indipendentemente dai pareri espressi dai nostri conoscenti?
La questione non riguarda solo l’osteopata, ma è estesa a tutte le professioni e le strutture che offrono prodotti o servizi. Conosci un bravo idraulico? Un bravo ortopedico? O ancora, un buon ristorante? Un bell’albergo?
Se prendiamo in considerazione le possibili risposte, a meno di competenze specifiche, si fondano spesso su giudizi puramente personali, quindi evidentemente discutibili.
Quello che va bene ad una persona, non significa necessariamente che soddisfi tutti.
Pertanto il valore che si dà ad un professionista o ad una prestazione, potrebbe essere il risultato di una valutazione superficiale che si basa su parametri soggettivi, spesso confrontati con esperienze passate o con aspettative personali.
Quindi come è possibile giudicare le competenze di un professionista? Di solito si adottano due criteri:
- il primo, più oggettivo, si basa sulle conoscenze tecniche che sono in nostro possesso e che consentono di valutare le competenze del professionista; questo parametro è applicabile solo se siamo esperti del settore.
- Il secondo criterio, soggettivo, trova le sue ragioni quasi esclusivamente nei risultati ottenuti: se è andata bene, allora il professionista è bravo, se è andata male il professionista non è da consigliare.
Purtroppo il secondo criterio è quello più usato e la partita si gioca sulla soddisfazione delle aspettative che potranno essere confermate o disattese.
Siamo più motivati a consigliare persone/luoghi dove abbiamo vissuto un’esperienza positiva ma quasi mai consiglieremo qualcuno o qualcosa che ha deluso le nostre aspettative, pertanto il passaparola sembra essere il modo più efficace per promuovere un professionista, un’attività, un luogo o un prodotto.
Dovremo valutare ciò che conosciamo invece valutiamo solo il risultato ottenuto e l’emozione che abbiamo vissuto.
Basandoci praticamente solo su un dato soggettivo diamo un giudizio ad un professionista. Quello è un professionista l’altro no. Quello è bravo, quell’altro non te lo consiglio!
Ma chi è un professionista? Cosa significa essere professionale?
Essere un (bravo) professionista dovrebbe sempre voler dire svolgere la propria attività lavorativa con particolare abilità e competenza, previa naturalmente una formazione certificata.
Questo non significa essere in grado di risolvere sempre e in ogni circostanza, i problemi sottoposti dal cliente/paziente sebbene sia nell’interesse del professionista soddisfare le aspettative e raggiungere un risultato positivo.
Cinque consigli per scegliere un (bravo) Osteopata:
- Verifica la sua formazione e la sua esperienza: è un tuo diritto conoscere le sue competenze;
- Se lo ritieni opportuno e se hai dei dubbi, ponigli delle domande anche in previsione del primo incontro;
- Alla fine della seduta, confrontati con lui e fatti spiegare il percorso che dovrai affrontare;
- Valuta il valore umano: cortesia, disponibilità, presenza, puntualità, empatia, capacità della gestione della seduta, ascolto;
- Se non ti puoi affidare al passaparola, puoi sempre rivolgerti alla rete! Molti osteopati hanno un sito web dove puoi leggere le competenze, il loro approccio e la valutazione di altri utenti.
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Lavoro come osteopata nel mio studio a Milano in zona Amendola Fiera a pochi passi dalla metropolitana Linea Rossa (fermata MM Amendola Fiera) e da CityLife.