Aikido e Salute: ikkyo e l’articolazione del gomito

Cosa hanno in comune un gondoliere che voga, un contadino che falcia il grano e un praticante di Aikido che fa ikkyo sul tatami?
Ti sei mai chiesto che utilità possono avere le tecniche di Aikido nella vita quotidiana, nei gesti che compiamo ogni giorno anche se non siamo contadini o gondolieri? 😁

Gondoliere ikkyo                Contadino Ikkyo

L’integrazione dei principi biomeccanici e la gestione nello spazio-tempo sono fondamentali per ottimizzare le nostre funzioni e diventare più efficaci nella pratica e nella vita.

Lo strumento è lo stesso, il nostro corpo e le nostre articolazioni, cambiano solo i campi di applicazione

Ikkyo è la prima tecnica (in genere il primo insegnamento che viene mostrato) e nella maggior parte delle volte risulta alquanto difficile da eseguire soprattutto su attacchi che non derivano da prese, questo a causa di una scarsa consapevolezza dell’uso del corpo e per il fatto che ikkyo non rientra nelle tecniche di leva propriamente dette.

Le tecniche di Aikido dovrebbero coinvolgere l’intera struttura di colui/colei che le riceve, il gomito e le altre articolazioni sono coinvolte come conseguenza delle nostre azioni.
In realtà invece, molti praticanti si focalizzano seppur in maniera inconsapevole (ma a volte anche consapevole!), sulle singole articolazioni e lavorano su leve specifiche anziché coinvolgere la struttura del corpo del compagno nella sua interezza e complessità sfruttando il concetto di continuità articolare.
Le tecniche (ikkyo, shihonage, juji garami o alcuni kokyunage) che si concentrano sulle singole articolazioni, possono causare danni alla salute e all’integrità dei gomiti su quali si scaricano forze non controllate.

Ti invito a riflettere sulla necessità e sull’importanza di praticare i principi contenuti negli insegnamenti dell’Aikido e sulla libertà di scegliere come applicarli.
Puoi scegliere di provocare un danno effettuando una tecnica oppure migliorare lo stato funzionale delle articolazioni, tue e del tuo compagno di pratica, mantenendo la gestione efficace del conflitto studiato.

Per comprendere al meglio la strada da seguire, indipendentemente dalle scelte etiche, è opportuno avere una discreta conoscenza di ciò che si maneggia durante il controllo di ikkyo (primo insegnamento) così da capire cosa potrebbe accadere.

Anatomia e fisiologia del gomito

Nell’immagine qui sotto puoi vedere le ossa dell’avambraccio che si collegano distalmente con le ossa della mano a formare il polso, mentre a livello prossimale con l’osso omero formano l’articolazione del gomito. Nell’articolo Aikido e Salute: nikyo e l’articolazione del polso ho spiegato cosa accade al polso quando subiamo la tecnica nikyo (secondo insegnamento).

Ossa radio e ulna

Il gomito è capace di movimenti di flessione ed estensione, di pronazione e di supinazione, come illustrato di seguito.

Gradi di flessione ed estensione avambraccio             Pronazione avambraccio

Questi movimenti sono resi possibili dalla presenza di due articolazioni uniassiali: la prima chiamata troclea che permette solo i movimenti di flessione ed estensione; la seconda chiamata trocoide che consente la rotazione lungo un solo asse.

Troclea

Nel controllo di ikkyo ha senso concentrarsi sull’articolazione trocleare, ossia quella che permette la sola flesso-estensione dell’avambraccio.
In questo caso infatti la compressione indiretta del gomito verso il tatami, lavora proprio su questa articolazione, non sulla trocoidea,
Bisogna sentire il grado di rigidità o lassità articolare, il ritorno elastico dei tessuti e soprattutto come riceve la leva il/la compagno/a.

  • È rigido/a o è rilassato/a?
  • È lasso/a a livello legamentoso?
  • È in protezione?
  • Vuole uscire?
  • Sta respirando?

Tutti i movimenti dei diversi distretti corporei hanno delle fisiologiche limitazioni, nel caso della flessione dell’avambraccio il limite è rappresentato dalla posizione del capitello radiale e la sommazione di tessuto, come da questa immagine:

Blocco in flessione

Invece per quanto riguarda l’estensione dell’avambraccio, che è quanto effettivamente stimoliamo durante il controllo del gomito a terra, il limite fisiologico è dato dall’osso olecrano che funge da blocco osteo-articolare nella fossa olecranica, come segue:

Blocco in estensione

Un eccesso di compressione di questa zona, può causare una lussazione di questa articolazione o una frattura prossimale.
I gradi di estensione sono naturalmente una sommatoria di possibilità articolare e tessutale estremamente soggettiva. Il sesso femminile e i bambini sono notoriamente più elastici e snodati rispetto agli uomini.
Questo è uno dei motivi per cui risulta più difficile il controllo articolare su questi soggetti.

Considerazioni importanti quando fai ikkyo

Quando effettui la tecnica ikkyo è importante che tu tenga in considerazione i seguenti aspetti:

  • La mano che controlla il gomito non va mai messa SOPRA al gomito, ma OLTRE ad esso, ossia sul braccio.
    Una eccessiva compressione troppo vicina al gomito rischia di creare dei danni come spiegato in precedenza;
  • La mano che gestisce il polso o la mano del compagno (a terra), si deve limitare al controllo di questi punti;
  • Non andrebbe fatta alcuna rotazione dell’avambraccio nella fase di controllo a terra se non per stimolare i muscoli o i nervi;
    Scelta tua se stimolare una compressione nervosa o torcere dei muscoli per creare dolore;
  • L’efficacia del controllo a terra è data dall’angolo che si crea tra l’asse del tronco del compagno e il suo braccio;
    Nella didattica si parla di circa 45° gradi ma puoi immaginare che questo parametro varia da persona a persona;
    Questo è uno dei motivi per cui è utile imparare a percepire i limiti del corpo dei compagni di pratica;
  • Il peso del centro di chi applica il controllo a terra, cade verticalmente sul gomito ma la distribuzione dei carichi avviene a monte e a valle di esso;
  • Rispetto agli appoggi, è estremamente importante il posizionamento della base di chi compie la tecnica e la sua postura.

Ikkyo immobilizzazione a terra

Un tempo c’era la cattiva abitudine di stimolare, volontariamente o inconsapevolmente, il nervo ulnare che ha un decorso estremamente intimo con il gomito.

Nervo ulnare passaggio            Nervo ulnare

Questa cattiva interpretazione della tecnica, risulta essere una forma masochista di tortura, del tutto lontana dalla filosofia che sta alla base della pratica dell’Aikido. Inoltre tale pratica può creare risentimenti nervosi che si estendono fino alle dita della mano, come una qualsiasi neuropatia.
Quindi suggerisco un atteggiamento più utile e costruttivo.

Anche per la tecnica ikkyo esiste la possibilità di controllo senza creare dolore eccessivo o danni alle articolazioni coinvolte.

Con la Pratica Aikido-Salute spiego un nuovo approccio all’Aikido ed aiuto a sviluppare e ad approfondire la capacità di ascolto in relazione alle possibilità e ai limiti articolari di noi stessi e dei nostri compagni aikidoki per consentire il miglioramento dei gradi di lavoro e le funzioni articolari, nel rispetto delle soggettività.
Questo approccio viene fatto partendo da una conoscenza di base dei distretti corporei su cui si lavora, senza però rinunciare all’efficienza e all’efficacia ricercate.

Buona sana pratica 🙏

Leggi gli altri approfondimenti che trovi nella pagina Aikido.

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