Aikido e Salute: intervista al Maestro Ferdinando Silvano
Premessa all’intervista
Dopo oltre 30 anni di pratica, ho deciso di integrare alcuni dei principi appresi dall’Aikido con le competenze professionali maturate con lo studio e l’esperienza. Grazie a quest’ultime ho potuto verificare che per praticare Aikido è auspicabile godere di buona salute e che una pratica che rispetta la fisiologia umana e le reali libertà o limiti di espressione attraverso il corpo, può contribuire al mantenimento del buono stato di salute.
Da queste considerazioni e dalla sperimentazione pratica, nasce il progetto che ho chiamato Pratica Aikido-Salute.
Lo scopo della Pratica Aikido-Salute è proprio insito nel suo nome, ovvero aiutare gli aikidoki a migliorare e a preservare la salute, per continuare a praticare Aikido e contemporaneamente e mantenere una migliore qualità di vita.
Per approfondire la mia ricerca, ho ritenuto che fosse importante conoscere l’opinione di coloro che vantano anni di esperienza nella pratica, per capire quali azioni sono state intraprese per salvaguardare la salute di tutti i praticanti.
Ho deciso di rivolgermi ai Maestri che dopo tanti anni di pratica ed esperienza sul tatami hanno un punto di vista privilegiato; l’ho fatto sottoponendogli una breve intervista che arriva diretta al cuore della questione.
Grazie per la disponibilità 🙏🏻
Maestro Ferdinando Silvano – 6° Dan
Ferdinando Silvano, Cintura Nera 6° Dan Aikido, e nato a Torino ii 17 dicembre 1953.
Ha iniziato la pratica dell’Aikido nel 1973 e ha avuto come insegnanti i Maestri Franco Cuzzupe, Mario Florio e Renato Visentini.
Nel 1983 ha conseguito la qualifica di istruttore, ed ha iniziato la propria attivita di insegnante.
Nel 1987 divenuto Maestro 3° Dan e nello stesso anno ha incontrato il M° Christian Tissier 7°Dan Shihan divenendone allievo.
Con il M. Tissier ha sostenuto l’esame da 4° Dan a Parigi nel 1993 e da 5° Dan nel 1999 a Napoli .
Ha praticato con numerosi Maestri in Europa ed in Giappone.
Ha tenuto numerosi stage in tutta Italia.
A partire dal 1999 ii M. Ferdinando Silvano ha iniziato a insegnare in Sicilia, chiamato dal M. Giovanni Aprile.
Dal 1999 ad oggi ii Maestro ha tenuto numerosi stage a Scicli ed ha insegnato la sua Arte (AIKIDO) al suo allievo Giovanni Aprile.
Nel 2010 fonda insieme al M. Giovanni Aprile la Scuola di Art i Marziali Aikido IL SAMURAI.
Ha ricoperto ii ruolo di Coordinatore della Commissione Tecnica Nazionale settore Aikido Area discipline orientali UISP e di Consigliere nella Giunta nazionale ADO.
Attualmente è Direttore Tecnico della Scuola di Arti Marziali Aikido IL SAMURAI.
1) Quanti anni hai e da quanti anni pratichi Aikido? Qual è il grado che hai raggiunto?
Ho 68 anni, pratico Aikido dal 1973 e sono attualmente 6° Dan.
2) Come valuti il tuo stato di salute attuale? Pensi che l’Aikido abbia migliorato o peggiorato la tua condizione fisica?
Le mie condizioni sono discrete. Alcuni anni fa ho innestato una protesi all’anca.
Ma sono uno dei pochi della mia età che non prende nessun tipo di medicinali. Quindi credo che il mio problema all’anca possa anche dipendere dagli anni di pratica ma credo che lo stato di salute generale dipenda ugualmente dalla pratica continua e regolare e dal conseguente rafforzamento del sistema immunitario che mi ha permesso di farmi il Covid a dicembre in maniera totalmente asintomatica.
3) In questi anni sei incorso in infortuni (distorsioni, fratture,…) causati dalla pratica dell’Aikido? Secondo te il problema è stato causato da imperizia e superficialità da parte tua e/o del compagno di pratica oppure da una scarsa o sbagliata preparazione fisica?
In tutti questi anni mi sono lussato una clavicola e mi sono fatto male ad una caviglia perchè durante un randori mi è caduto addosso un compagno mentre mi stavo rialzando.
Per la clavicola grande parte è dovuta ad un movimento quanto meno esagerato da parte del compagno la cui imprevedibilità mi ha sorpreso.
La reattività mi ha concesso di salvare il collo sostituendolo con una spalla.
Sul secondo caso posso eventualmente imputare l’accaduto a chi ha proiettato il compagno dove io mi stavo rialzando ma è XIII dan shihan e non mi sembra il caso di fare questioni.
La condizione fisica di quegli anni era per quantità di allenamenti e per età decisamente buona. L’unica persona a cui mi ricordo di aver fatto male è una ragazza quando ero ancora kyu a cui facendo Yonkyo ho causato una lesione alla guaina del tendine.
Dato che era molto graziosa non credo di averci messo una quantità spropositata di energia ma lei aveva braccia molto magre.
4) Ritieni l’Aikido un’arte utile anche per preservare la salute e l’efficienza del corpo e di conseguenza, la qualità della vita?
Sono convinto che la pratica sistematica e continua dell’Aikido possa preservare la salute e l’efficienza del corpo.
Naturalmente se un praticante per molto tempo subisce cadute particolarmente traumatiche e pratica in maniera da mettere sempre sotto stress le articolazioni proprie e del compagno di pratica, il corpo naturalmente si logora e allora non vale più il primo assioma.
E quindi la qualità della vita scende di molti punti.
5) In qualità di Maestro, hai mai spiegato e trasmesso ai tuoi allievi il valore della salute nella pratica dell’Aikido?
Ho sempre cercato di insegnare che è meglio perdere una tecnica che un buon compagno di pratica.
Quindi non fare cose che danneggino il proprio corpo o il corpo del compagno.
Un certo tempo di riscaldamento corporeo di cui una parte dedicata all’allungamento.
Un po’ di allungamento e decontrazione alla fine della lezione.
6) Che cosa potrebbe essere migliorato nella pratica dell’Aikido per preservare il più possibile, la salute dei suoi praticanti?
Fare studi di anatomia e fisiologia che permettano di capire come funzioniamo meccanicamente e dedicare più tempo alla presa di consapevolezze che le leve in Aikido servono per prendere il centro dell”avversario e non a sottometterlo con il dolore.
Cosa che nei video sul web spesso si vede.
Buona pratica sana 🙏🏻
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