Problemi cervicali e disturbi digestivi: esiste una relazione?
Capita di frequente di imbattersi in fastidi e dolori al tratto cervicale e nucale che si manifestano con cefalee muscolo tensive e a volte con la nausea; questi fastidi a volte possono estendersi a livello infrascapolare fino a coinvolgere l’esofago e lo stomaco, le cui problematiche si riconoscono nel diffuso problema del reflusso gastroesofageo (definito dall’acronimo in inglese G.E.R.D. Gastro esophageal reflux deseades), che ha spesso come sintomatologia i bruciori causati dalla risalita nell’esofago dei succhi gastrici acidi contenuti nello stomaco, a causa della cattiva funzionalità della valvola cardias.
Da alcuni studi emerge che diversi soggetti con sofferenza cervicale, hanno riferito di soffrire contemporaneamente di problematiche digestive, gonfiori post prandiali, senso di pesantezza e questo accade perché esiste una correlazione tra il tratto cervicale della colonna vertebrale e i disturbi digestivi.
I fastidiosi bruciori di stomaco che possono anche dare risentimento a livello retro sternale, mimando addirittura una sintomatologia simile ad un infarto cardiaco, sono dovuti all’incapacità della valvola esofago-gastrica, di evitare il passaggio di succhi acidi a livello della mucosa esofagea.
Un altro sintomo fastidioso comune nelle problematiche da reflusso, è la tossettina stizzosa presente la mattina, conseguenza del muco che si è formato a livello tracheale a causa dell’irritazione della sua mucosa per prossimità all’esofago infiammato.
Le relazioni tra la cervicale e il tratto gastroesofageo
Oltre al tratto cervicale della nostra colonna e al tratto gastroesofageo, esiste un terzo elemento che fa da giunzione tra i due: il muscolo diaframma, principale muscolo deputato alla ventilazione polmonare.
Il diaframma, oltre ad altre numerose funzioni, a livello anatomico consente tramite le strutture legamentose, al mantenimento in sede della valvola cardias, che a sua volta collega l’esofago allo stomaco.
Vista la funzione principale del diaframma e considerate le innumerevoli variabili che possono intervenire ad alterarne il suo corretto funzionamento (come per esempio lo stress, le posture sbagliate, la cattiva alimentazione), risulta naturale considerare un effetto a catena tra queste tre strutture.
Questa correlazione può avvenire a doppio senso: ci possono essere problematiche gastriche che danno un risentimento a livello cervicale o problematiche di origine cervicale che si riflettono sull’apparato gastroesofageo.
Inoltre, dobbiamo anche considerare la nostra colonna vertebrale nella sua interezza dato che dai differenti livelli vertebrali, originano i nervi spinali che comunicano direttamente con gli organi e il Sistema Nervoso Centrale. Questo per evidenziare il fatto che eventuali fissazioni articolari relative ai nervi ortosimpatici del tratto dorsale a livello delle vertebre dorsali D5-D6, dovute ad esempio a vizi posturali o alterazioni morfologiche della colonna stessa, possono contribuire al protrarsi della problematica gastrica.
Infine ci sono altri due elementi che entrano in gioco: il nervo frenico e il nervo vago.
Il nervo frenico si accompagna in un tratto a livello della cervicale media (le vertebre C3-C4-C5), fino ad arrivare al diaframma, con il nervo vago e il nervo ipoglosso (XII nervo cranico).
Anche in questo caso, eventuali disfunzioni in questo distretto possono influire sulla problematica gastrica oltre che sulla cervicale stessa.
Mentre il nervo vago (X nervo cranico) è un po’ più complesso, tanto che si parla di un vero e proprio sistema vagale.
Il nervo vago, nel suo lungo decorso, è un diretto responsabile del corretto funzionamento di tutti gli organi compresi tra il collo e la parte inferiore della cassa toracica. Dalla laringe alla parte superiore dell’intestino (colon trasverso), arriva fino ad innervare anche gli organi deputati alla digestione. Se questi lavorano male e sono infiammati, il nervo vago si altera ed informa il cervello della situazione, arrecando fastidio o dolore alla base della testa.
L’irritazioni di questi nervi sono ulteriore causa delle problematiche di cui sto parlando.
Mi piace pensare il corpo come un grande condominio: è solo una questione di tempo ma arriverà certamente il momento in cui tutti gli abitanti verranno a conoscenza dei fatti altrui.
In qualità di osteopata mi adopero per prendermi cura della persona nella sua interezza e per cercare di comprendere quali strategie ha messo in atto per compensare il suo problema, piuttosto che proporre solo trattamenti sintomatici.
Sono molteplici le cause che possono influenzare questi distretti corporei e non tutte le persone sviluppano dei sintomi; quando si approccia alla salute delle persone è necessario farlo rispettando i tempi e lo spazio che le stesse ti concedono e che sono estremamente soggettivi.
Una correzione funzionale non sempre può dare gli esiti sperati, molto dipende dalle ulteriori strategie messe in atto dalla persona per digerire i cambiamenti proposti.
Alla base di tutto è auspicabile condurre un corretto stile di vita, senza abusare delle proprie possibilità e valutando i propri limiti che se non ascoltati, possono essere una delle cause dell’insorgenza di disturbi e malattie.
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Lavoro come osteopata nel mio studio a Milano in zona Amendola Fiera a pochi passi dalla metropolitana Linea Rossa (fermata MM Amendola Fiera) e da CityLife.
Buongiorno sono Luciano ho fatto RX cervicale questo è l’esito . Interessamento spondiloartrosico con grossolani osteofiti anteriori e posteriori. Allineati i muri posteriori dei corpi vertebrati. Ridotti di spessori i dischi intervertebrati nel tratto C3 D1 in quadro discopatia diffusa. La mia domanda è questa,questa mia cervicale mi può causare i sintomi come confusione alla testa dopo mangiato problemi digestione con tachicardia prima stavo benissimo con un buon fisioterapia mi spariscono i sintomi ho devo fare qualche intervento grazie se possibile avere una risposta saluti
Buongiorno Luciano, grazie per avermi scritto. La risposta è si, è possibile. Come ho scritto in un articolo ci sono relazioni tra il tratto cervicale e altre strutture. I sintomi che manifesta dopo i pasti possono essere conseguenti, ma anche responsabili della problematica cervicale. Consideri anche che gonfiori addominali possono influenzare la mobilità del diaframma che potrebbe risalire stimolando il pericardio e quindi il cuore data l’intimità tessutale dando origine alla tachicardia.
Se ha una figura di riferimento con cui trova beneficio le consiglio di procedere con dei trattamenti. Consiglio sempre e comunque di rivolgersi in primis ad una figura medica per una diagnosi. Nel caso avesse bisogno di trattamenti osteopatici, sarò lieto di poterla aiutare. Cordiali saluti.