Dolore vicino alla scapola: di cosa si tratta?

Scommetto che ti è capito di avvertire un fastidioso dolore muscolare localizzata nell’angolo superiore della scapola in prossimità della colonna vertebrale; è un problema abbastanza comune e potrebbe essere causato della contrazione del muscolo elevatore della scapola. Puoi fare subito un test: tocca l’area dolorante della scapola con la mano opposta e potresti sentire il muscolo teso e contratto.

L’elevatore della scapola ha origine dalle apofisi trasverse delle prime quattro vertebre cervicali e si inserisce proprio sull’angolo superiore mediale della scapola.

 

muscolo elevatore della scapola

 

Questo muscolo ha il compito di:

  • elevare la scapola e intraruotarla
  • avvicinare la scapola
  • stabilizzare la scapola

Quando si contrae da ambo i lati permette l’estensione del capo, ovvero la capacità di inclinare all’indietro il collo come per guardare verso l’alto; se la contrazione avviene da un solo lato, consente di inclinare il collo dallo stesso lato. In collaborazione con i muscoli scaleni, lo sternocleidomastoideo e parte del trapezio, interviene nella inspirazione forzata per garantire una ventilazione sufficiente.

Un muscolo che ha tante funzioni è stimolato in tante occasioni.

I principali sintomi

Solitamente a fronte della contrattura dell’elevatore della scapola, si manifestano dei dolori riferiti:

  • A livello delle cervicali, il classico torcicollo.
  • Verso la spalla, dolenzia tra la scapola e la parte posteriore della spalla.
  • Rigidità del collo con difficoltà a ruotare la testa; questa rigidità spesso attiva alcuni compensi anche lontani dalla zona dolente, rischiando di scatenare ulteriori problematiche.

Le cause principali

Perché così tante persone hanno l’elevatore della scapola teso e contratto?
Lo stress, le tensioni e/o la respirazione non corretta ci inducono in maniera del tutto inconsapevole a tenere le spalle alte per facilitare la respirazione apicale a discapito di quella diaframmatica o addominale. Questo è uno dei principali motivi cha causano la tensione di questo muscolo.

Anche alcuni atteggiamenti posturali errati, come sostenere una borsa a tracolla, sorreggere il telefono tra il collo e la spalla o mantenere per lunghi periodi il collo ruotato solo da un lato, come ad esempio lavorare con un monitor non frontale,  possono dare origine a tensioni muscolari.
Sorreggere la borsa con la spalla obbliga il muscolo elevatore della scapola a compiere un extra lavoro mantenendo la contrazione a lungo; inoltre il ripetersi nel tempo di tale postura causa un’asimmetria posturale con un impatto anche sulla colonna vertebrale e sui muscoli della schiena.

Anche rimanere a lungo con la testa china in avanti, la classica posizione che tutti abbiamo ogni volta che guardiamo il cellulare, crea un forte stress ad entrambi i muscoli elevatori.
Le persone che dormono in posizione prona (a pancia in giù) o che utilizzano cuscini che non mantengono il capo in linea con il resto della colonna vertebrale, spesso lamentano questo tipo di problema.

Infine bisogna fare attenzione quando si fa attività fisica, non sempre fare sport da benefici perché dipende da come viene compiuto il gesto atletico, spesso sottovalutato. Correre tenendo le spalle alte, ad esempio, favorisce il mantenimento della contrazione di questi muscoli, così come alcuni esercizi di elevazione delle spalle con carichi eccessivi.

Guardare il cellulareSollevare carichi con le spalle

Anche eventi traumatici come il colpo di frusta, che si può manifestare quando si subisce un tamponamento, coinvolgono i gruppi muscolari del rachide cervicale e non solo.

 

Esiste un piccolo muscolo che si relaziona con il muscolo elevatore della scapola: si tratta dell’omoioideo che origina dalla scapola e si inserisce sull’osso ioide.
È frequente un omoioideo corto in associazione al muscolo elevatore della scapola controlaterale corto. Questo crea una coppia di forze e quindi una torsione, che porta inclinare e ruotare la testa sul collo con traslazione della terza e quarta vertebra cervicale.

MUSCOLI ELEVATORE DELLA SCAPOLA E OMOIOIDEO

La diagnosi

Il medico dopo una anamnesi col paziente per indagare l’origine del problema, valuterà con un esame obiettivo la morfologia del tratto interessato e testerà sui diversi piani di movimento la fisiologia della scapola e della spalla.
Seguirà una palpazione dei tessuti ed eventuali test sulle principali articolazioni coinvolte.
Solitamente questa procedura risulta sufficiente e non necessita, salvo sospetti diagnostici, di ulteriori approfondimenti strumentali.

 

#10 consigli da seguire tutti i giorni

  1. Ogni tanto sbuffa e soffia l’aria dalla bocca: questi gesti ti aiuteranno a rilassare le spalle e il diaframma.
  2. Se non puoi fare a meno di usare la borsa, utilizzala solo quando strettamente necessario e cambia spesso la spalla con cui la sostieni. Lo zaino è più salutare perché distribuisce in modo più omogeneo i carichi su entrambe le spalle.
  3. Non sorreggere a lungo lo smartphone con la spalla e il collo; meglio dotarsi di auricolari che oltre ad evitarti inutili contorsioni, ti consentono di avere le mani libere. Lo stesso discorso è valido se lavori in ufficio e usi spesso il telefono.
  4. Se lavori molto tempo con un monitor, cerca di tenerlo in posizione frontale e ad altezza occhi.
  5. Se ami la corsa, ricordati che le spalle devono restare rilassate per non caricare di tensione il collo. Non correre impettito!
  6. Quando ti alleni a sollevare pesi, ricordati di isolare il più possibile i muscoli che devono lavorare, spesso si compensa malamente coinvolgendo altri gruppi muscolari.
  7. Sono infinite le posizioni che si assumono durante il sonno, qualsiasi essa sia la tua, ricordati che la colonna vertebrale, riposa meglio se mantenuta in linea, soprattutto il tratto cervicale che non deve rimanere ruotato, flesso, esteso o inclinato a lungo, quindi attenzione ad usare correttamente il cuscino.
  8. Prova ad usare una pallina da tennis contro il muro o a terra. Appoggiati sulla pallina e muoviti fino a trovare il punto dolente. Restaci per almeno 90 secondi, il dolore dovrebbe diminuire o meglio svanire (guarda il mio video per gli esercizi per migliorare il mal di schiena).
  9. Prova un semplice esercizio di stretching: inclina la testa lateralmente verso la spalla sinistra e metti il palmo della mano sinistra, sul lato opposto della testa. Esercita una leggera trazione dal lato della inclinazione mentre spingi verso il basso la spalla destra. Ripeti più volte con una respirazione profonda.
    Ripeti l’esercizio dalla parte opposta. Puoi fare questo stretching sia in piedi che seduto.
  10. Se inizi ad avvertire dolore in quell’area, potrai ottenere un po’ di sollievo auto-massaggiandoti la zona contratta. Con la mano opposta e con le dita ad artiglio, aggancia la parte posteriore del muscolo trapezio, appena sopra il punto dolente, e lascia cadere il braccio appeso al collo. In questo modo sfrutti la gravità ed eserciti una pressione sulla zona dolorante. Devi mantenere la posizione per circa 30 secondi e ripetere più volte il massaggio nel corso della giornata.

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Lavoro come osteopata nel mio studio a Milano in zona Amendola Fiera a pochi passi dalla metropolitana Linea Rossa (fermata MM Amendola Fiera) e da CityLife.

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