Shiatsu o Shiatzu, rilassa o fa malizzimo?
Sono più di 15 anni ormai che mi occupo di Shi (dito) atsu (pressione) e ne ho sentite di tutti i colori.
Evidentemente c’è un po’ di confusione in merito a questo argomento e credo sia normale quando un occidentale cerca di comprendere una disciplina come lo Shiatsu, che è frutto di una cultura e una visione della vita profondamente diverse dalla nostra.
Già l’interpretazione degli ideogrammi è molto più complessa di quanto si possa pensare, a dimostrazione della diversità culturale che contraddistingue il Giappone, patria dello shiatsu.
Spesso quello che si sa è per sentito dire e si cade come al solito nei luoghi comuni.
Intanto cominciamo a fare un po’ di chiarezza su cosa è e non è lo Shiatsu.
Non è un massaggio, ma un trattamento; non ci sono le manualità tipiche di un massaggio, cioè frizioni, scivolamenti, impastanti, battiture, ecc.
Lo Shiatsu è pressione perpendicolare, graduale e costante su zone del corpo e punti dei meridiani di agopuntura della medicina tradizionale cinese (MTC).
l’Operatore Shiatsu o Shiatsuka esercita delle pressioni con pollici, palmi, gomiti in zone specifiche del corpo di chi riceve, atte a stimolare una corretta circolazione energetica.
Cos’è l’energia? Non mi è affatto facile descrivere questo concetto, mi limito a dire che secondo la filosofia orientale l’essere umano gode di buona salute se in lui le energie presenti scorrono fluide attraverso una rete di meridiani, percorsi superficiali e profondi che creano una sorta di “impianto idrico” che nutre tutto l’organismo.
Se questa circolazione, per diversi motivi, tende a non scorrere più come dovrebbe nascono dei disagi più o meno acuti che possono dar luogo a problematiche che in occidente chiamiamo patologie.
Il compito dell’Operatore Shiatsu è quello di stimolare l’organismo a ripristinare questo fluire energetico in modo corretto per poter raggiungere nuovamente l’armonia e il benessere.
Le applicazioni dello Shiatsu, pur non essendo una panacea di tutti i mali, sono davvero tante ma questo non significa che possano risolvere tutto.
Ricordo infatti che non è l’arte ma chi la esercita che fa la differenza.
Chi pratica lo shiatsu deve avere una grande sensibilità nell’osservare e ascoltare chi con lo shiatsu cerca di ritrovare una sua armonia e un suo stato di benessere.
L’operatore shiatsu deve cercare di comprendere le cause che hanno scatenato gli squilibri che hanno poi generato i problemi, considerando anche il costrutto filosofico che sta alla base della MTC: lo yin e lo yang.
La MTC considera l’essere umano come un microcosmo non slegato dal macrocosmo in cui vive; entrambi sono regolati dalle stesse leggi quindi le indagini svolte devono tenere presente i mutamenti naturali, le stagioni, il clima, l’alimentazione, lo stile di vita, le posture, i gusti, ecc. Successivamente si cercheranno altre informazioni fisico-energetiche attraverso il trattamento: punti del corpo più caldi o più freddi, zone tese o sciolte, il tipo di respirazione, il comportamento del ricevente, ecc.
Una seduta di Shiatsu dura circa un’ora, si svolge solitamente stando distesi su un futon (materassino a terra) e indossando degli abiti comodi.
Qualcuno durante il trattamento si rilassa fino ad addormentarsi, qualcun’altro sente molto dolore, altri ancora continuano a fare domande e a parlare, insomma possono accadere un’infinità di cose proprio perché siamo tutti diversi.
Perché la pressione esercitata dall’operatore può fare male oppure può rilassare? Perché la differenza la fa chi la riceve.
Un corpo più rigido sarà più sensibile alla pressione di uno rilassato.
Resta il fatto che si tratta di un vero e proprio dialogo non verbale tra chi tratta e chi riceve.
Parlo di dialogo perché entrambi i corpi interagiscono tra loro, ricevendo e trasmettendo informazioni importantissime che segnalano realmente lo stato delle cose; il difficile sta nell’interpretazione e nell’agire di conseguenza.
Lo shiatsu è un ottimo metodo per capire meglio come siamo, come funzioniamo e come potremmo stare meglio.
Se invece di curarci quando stiamo male fossimo in grado di prenderci cura di noi quando stiamo bene potremmo evitarci un sacco di problemi.
Purtroppo la nostra società non ci permette di rispettare i nostri ritmi biologici, siamo oberati di impegni, il tempo non basta mai e corriamo continuamente dietro alle lancette dell’orologio vivendo costantemente nell’ansia da prestazione.
Si mangia un boccone velocemente mentre si parla al telefonino e ancora con il boccone in bocca si scappa via per un altro impegno; si va al bagno solo nelle pause e si è schiavi del caffè in base all’orario o alla compagnia di altri.
Nell’Occidente del XXI secolo siamo ancora un pochino lontani dalla serena visione orientale della vita.
Quindi, pur mantenendo i principi corretti che regolano lo Shiatsu, vale la pena ‘adattare’ quest’arte alla realtà attuale, e senza giocare a fare i finti guru, potremo anche riuscire ad ottenere ottimi risultati migliorando la qualità della vita di molte persone.
E tu che stai leggendo, hai mai provato una seduta di Shiatsu? Cosa ne pensi?
Che la forza sia con voi 🙂
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Lavoro come osteopata nel mio studio a Milano in zona Amendola Fiera a pochi passi dalla metropolitana Linea Rossa (fermata MM Amendola Fiera) e da CityLife.
Io io ho provato lo shiatsu!! L'ho trovato talmente efficace, piacevole e interessante che non mi sono accontentata di ricevere un trattamento ma mi sono iscritta ad una scuola… Da questi orientali abbiamo molto da imparare 🙂
shiatsu … quello di cui avrebbe bisogno oggi la mia cervicale … ma lo shiatsu mi dice che non è cervicale ….. il bello di questo trattamento è che ti fa scoprire l’origine dei tuoi malesseri, il respiro, il rilassamento, sentirsi ascoltati e coccolati nel silenzio totale … risultato finale è un benessere profondo e duraturo.
con sergio sicuramente un’esperienza da ripetere:)
ho intrapreso il percorso schiatsu come operatore ho raggiunto il 2 livello acquisendo la tecnica del palmo e del pollice nel trzo avrò acquisito anche gomito e piede . per il momento mi affascina il saper rilassare solo un un gesto cadenzato perpendicolare di pressione e addirittura come in alcuni punti dei meridiani diano la sensazione sgradevole di dolore o aprano porte del rilassamento assoluto. Credo di voler continuare sino al 7 livello dove è previsto il diploma e poterlo praticare perchè ho capito che fare un trattamento è come riceverlo in quanto c’è per me uno scambio energetico che mi scarica ma nello stesso tempo di riempie di energia nuova.
Lo shiatsu è un metodo per sentire se stessi e il prossimo. Un dialogo non verbale alla riscoperta di sensazioni sottili che danno la possibilità di assaporare parti di noi che ai più risultano sconosciute o scontate. Fai bene a portare avanti il tuo percorso che sono sicuro ti riserverà tante sorprese. Buon Shiatsu a te e grazie per aver lasciato un tuo pensiero.
Provato per la prima volta quest’estate. Normalmente non amo farmi “manipolare” da estranei ma l’operatrice mi ha attratta, mi sono fidata, mi sembrava una grande Madre. Forse esagero con le sensazioni ma ricordo di essere sprofondata in un sonno sereno, lieve e morbido. E improvvisamente ho sentito una voce lontana che diceva “grazie” e ancora “grazie”. Era finito il trattamento e la mia coscienza è come risalita lentamente a galla, riemersa nel mondo e pacificata. Da rifare. E da imparare.