Aikido e Shiatsu, due percorsi affini

Ai ki do: Armonia – Energia o soffio vitale – Via o metodo
Shi atsu: Dito – Pressione
Queste sono solo definizioni che purtroppo spesso prevalgono nel sapere comune, creando idee superficiali legate a scarsa conoscenza ma entrambi sono molto di più del loro significato letterale.
Queste arti hanno tante cose in comune:

– sono linguaggi non verbali

– sono mezzi per conoscersi e conoscere

– sono metodi per entrare in maniera più o meno consapevole in contatto con percezioni più sottili

– necessitano entrambe di tanto tempo per poter essere affinate

– entrambe ci fanno soffermare su dettagli che fanno parte del  vivere comune ma che i più non percepiscono per colpa della fretta

– lavorano sulla centratura, su hara, sull’equilibrio, fisico, mentale, energetico

– lavorano su tutto il corpo, in armonia

– considerano la respirazione come un punto cardine dell’esperienza

– una postura corretta potrà farci funzionare al meglio e trasmettere o ricevere al meglio

– entrambe considerano i pieni e i vuoti con le loro alternanze e le loro leggi

– cercano di veicolare i momenti nel divenire per far scorrere tutto

– prendono in considerazione gli spazi, le distanze, i tempi variabili universali

– ricercano l’armonia sia verso se stessi sia verso il prossimo

– necessitano di motivazioni consapevoli per ottenere il meglio

– si cerca nella loro espressione il massimo rendimento con minimo dello sforzo

– entrambe considerano i punti energetici della Medicina Tradizionale Cinese.

Cosa sono per me l’Aikido, lo Shiatsu, il Chi Gong e il Tai Chi?

Mezzi, solo mezzi attraverso i quali ognuno può trovare lo strumento per ricercare e conoscere meglio l’essere umano e sé stesso perchè è nello sperimentare che ognuno di noi ha la possibilità di conoscere e scegliere cosa gli risulta più congeniale.
Per tale ricerca non è detto che una persona debba da subito scoprire, spesso, si scopre un mondo diverso da quello che ci si aspettava.
Nel praticare, la passione e la curiosità si autoalimentano quando ci si rende conto di aver preso la pillola rossa di Matrix.

L’aikido, come lo shiatsu, sono evidenziatori della vita, aiutano a “gustare” meglio le dinamiche che viviamo quotidianamente, permettendoci non solo di vivere ma di viverci.

  • Perché scegliere di chiudere gli occhi per sentire?
  • Perché fissare un punto con lo sguardo se si deve sentire tutto il corpo con tutto il corpo?

Frequentemente troviamo più facile accentuare certe sensazioni privandoci di altre! Sarebbe meglio non privarsi di nulla e migliorare quello che si ha.

Vuoto di pensieri per meglio sentire? Certo!
Le nostre menti sono oberate di lavoro, non sono più in grado di riposare.
È impossibile non pensare o chiedere di non pensare, ma è altrettanto vero che se si lasciano andare i numerosi pensieri che offuscano le nostre menti come un fiume in piena, dopo un po’ tutto si quieta tornando ad essere come un laghetto di montagna, calmo e trasparente.
Allora si può cominciare a focalizzare un pensiero, uno alla volta, e rimettere ordine nel disordine.

La testa “vuota” ci permette di essere più ricettivi, presenti e nell’ascolto, nello shiatsu si è predisposti a ricevere informazioni senza dover cercare nulla.
Così anche nella pratica dell’aikido spesso si rimane invischiati in pensieri confusi sul cosa fare, che tecnica utilizzare, a scapito di un movimento non più fluido ma rigido. Invece con la mente calma, nei movimenti ecco che compaiono le forme, le tecniche si trovano, non si cercano, sono già presenti nei movimenti dei nostri corpi, bisogna solo accorgersene e lasciarle vivere.

Noi siamo soggetti non oggetti, quindi possiamo scegliere se essere attivi o passivi, ma in entrambe le situazioni, siamo vivi!

L’equilibrio fisico/psichico o psichico/fisico, è uno stato fondamentale da ricercare  per il benessere di una persona.
Questo avviene sia con lo shiatsu sia con l’aikido ed entrambi lavorano di conseguenza su i disturbi fisici/psichici o psico/fisici, stimolando la rimozione di blocchi che condizionano il corretto fluire dell’energia.
Lo shiatsu lo fa in prima istanza con le pressioni sui punti di agopuntura, l’aikido con le leve migliorando la mobilità delle articolazioni in cui sono presenti punti importanti di comando che regolano i percorsi energetici dei meridiani.

Queste due arti per la salute sottolineano molto l’importanza di un respiro consapevole, profondo, rilassato che permette una tranquillità interiore, un tensione muscolare normale, un radicamento psicologico e fisico ottimali.
Una buona respirazione favorisce un auto massaggio viscerale e mantiene gli organi in buona salute, permette una migliore qualità delle pressioni che vengono fatte sui punti dei meridiani di agopuntura oltre che una migliore gestione del baricentro che nell’aikido risulta fondamentale per potersi muovere stabilmente e controllare un compagno a terra.

I pieni ed i vuoti sono una costante delle nostre vite.
Lo shiatsu e l’aikido considerano queste alternanze come qualche cosa di naturale ma che deve rimanere in costante equilibrio, pena una cattiva salute o uno squilibrio con caduta.
L’uso dei punti di agopuntura può avere diversi scopi, gli stessi punti possono curare o rendere la vita piuttosto dolorosa, yonkyo è uno dei punti di pressione più noti nel mondo dell’aikido per la sua dolorabilità dovuta da una intensa pressione localizzata sul nervo radiale.

Concludo dicendo che: se ci sono problematiche psico-somatiche ci sono soluzioni somato-psichiche e viceversa.

Sperimentate.

Buona pratica sana 🙏🏻

Leggi gli altri approfondimenti che trovi nella pagina Aikido.

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