La postura
Una buona postura, e quindi un buon portamento, ha inizio dai piedi.
I piedi: lontani ma indispensabili per una buona postura
- Costituiscono la nostra base di appoggio e tramite loro riceviamo tutte le informazioni che ci aiutano a capire su che tipo di superficie stiamo camminando e come abbiamo distribuito il nostro peso nello spazio.
- Condizionano e sono condizionati dalle caviglie, dalle ginocchia e dalle anche ma non solo. Ci sono tanti diversi tipi di piedi: grandi, piccoli, piatti, cavi, valghi, vari, rigidi e morbidi, ecc. Un’ampia varietà per altrettante varietà di posture.
- Sono la parte più lontana del nostro corpo, sempre che non si riesca a portarli più vicino, il che prevede una buona elasticità funzionale. Questo è uno dei motivi per cui i piedi vengono spesso trascurati ed abbandonati in calzature non proprio adatte al loro benessere e al loro funzionamento (e parlo soprattutto alle donne che indossano i tacchi o scarpe con punte impossibili). I tacchi alti portati a lungo creano grossi danni a partire dai piedi fino ad arrivare al tratto cervicale della nostra colonna vertebrale.
Per questa ragione, tutti i metodi di ginnastica mirati al riequilibrio posturale lavorano sulla riduzione dei compensi attuati per muoversi. Tutti ci muoviamo, ma quasi tutti, per non dire tutti, ci muoviamo male.
Respirazione e postura
Anche la respirazione, che sarebbe più corretto chiamare ventilazione, influenza ed è influenzata dalla postura. Tuttavia, spesso la respirazione è trascurata, trattenuta e interrotta e la totalità del nostro corpo ne risente perché esso è armonizzato e mosso proprio dalla respirazione.
Il muscolo principale della respirazione è il diaframma.
Il diaframma, che è un muscolo, spesso rimane teso in maniera inconsapevole a causa di stati d’animo o posture errate con la conseguenza di una ventilazione scarsa e un grande dispendio energetico. Come per le articolazioni, che cercano di raggiungere un risultato compensandosi a vicenda, accade anche per i muscoli.
Se il principale muscolo deputato alla ventilazione lavora sotto tono, devono necessariamente intervenire altri muscoli accessori con il risultato di avere un diaframma rigido e dolente al tatto e un eccessivo lavoro dei muscoli prossimali che si infiammano irrigidendosi e diventando altrettanto dolenti.
Il sistema è destinato a bloccarsi con conseguenze che si ripercuotono sul fisico e psicologico.
Crisi ansiogene e attacchi di panico, sono problematiche psico-somatiche le cui cause psico-tensive vengono attivate proprio al livello del diaframma e della ventilazione.
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Lavoro come osteopata nel mio studio a Milano in zona Amendola Fiera a pochi passi dalla metropolitana Linea Rossa (fermata MM Amendola Fiera) e da CityLife.